La dolce acqua della Valle del Pescara

28.03.2014 17:37

Caro Mauro Munari. mi scusi se la disturbo ma volevo rispondere privatamente al suo post,  sull'acqua contaminata nel pescarese. Nel suo commento a riguardo, (mi è sembrato), ci fosse una velata ironia e da Lei mi scusi, non me lo sarei mai aspettato. Non La conosco personalmente ma in tutti questi anni ho imparato a conoscerLa e So che è una persona seria competente e sensibile ed è una persona attenta alle varie problematiche che ha il nostro paese. Mi è sembrato che facesse del sarcasmo su un problema grosso come quello dell'acqua. Un bene comune, dove tutta la comunità deve  provare solo sdegno e disapprovazione per quello che è successo. Comunque le volevo dire che non possiamo invitarLa a prendere un caffè a casa dei miei; perché siamo (forse), uno dei 7000 della Val Pescara con l'acqua contaminata. Noi come in tanti posti siamo vittime delle multinazionali come la Montedison e Solvay che hanno buttato di tutto su fiumi e falde acquifere, con la complicità e il benestare di cattive amministrazioni, che hanno potuto fare, quello che hanno fatto, passando sopra le nostre vite una per una. La mia famiglia, e tutta la popolazione, hanno sempre pagato l'acqua sapendo che il nostro bene comune fosse limpido e cristallino ma così non era.....Sono rammaricata di tutto ciò e mi spiace averLa disturbata ma sono profondamente  legata al mio Abruzzo. Volevo dirLe che noi non sapevamo; (parlo per me), non pecchiamo di omertà, anzi in questi anni le nostre amministrazioni comunali avevano richiesto all'ATA, analisi in merito e ci avevano detto che l'acqua era buona....siamo delusi e amareggiati da tutto questo ed io per prima....mi scuso ancora del disturbo e del tempo prezioso che ha perso leggendo il mio messaggio. Le auguro una buona giornata. Doriana Speranza.........

Questo messaggio mi è arrivato alle 14.31 di oggi, 28 marzo 2014. A sentire il nome Solvay, in verità, mi sono tornate in mente le immagini che hanno accompagnato la mia giovinezza...o meglio, la mia pre pubertà!

Immagini della mia Monfalcone...della Marina vecia, angolo di sommaria spiaggia per poveri, con pietre e sabbia, a ridosso dello stabilimento della soda di via Timavo, dietro al porto industriale,  nella quale "entrata in acqua", vi era uno strato limaccioso, melmoso...quasi fossero sabbie mobili, di sostanza bianca......e, quella volta, nessuno ancora aveva parlato di ecologia come oggi!!! A prescindere comunque da questo mio, personale, ricordo...sopra il quale ci sarebbe molto da dire, tornando al problema del pescarese, desidero dare questa, pubblica, risposta, alla signora Doriana e a tutti quelli che la vorranno leggere, in quanto, non è assolutamente detto che i problemi reali sono soltanto quelli che affiorano.

 

Gentilissima Dori,

Ho letto con attenzione ciò che mi ha scritto.

Se mi autorizza, pubblico ben volentieri questa Sua nel mio blog e, mi creda, sono profondamente addolorato per quanto stiate patendo e desidero significare la mia più profonda vicinanza a queste 7.000 persone. Si, c'è del sarcasmo, come ben si nota, nella mia affermazione.....ma questo, è rivolto a noi tutti! A noi che, spesso, troppo spesso, in nome del Dio Denaro o di quel Figlio minore chiamato Lavoro, perdendo di dignità, lasciamo correre troppe cose che, messe assieme, provocano poi situazioni come questa.

Il nostro povero Paese, purtroppo, è ricco di questi esempi....anche di gente che si sente autorizzata - invece di denunciare le Aziende che lo fanno - ad imitarle nel loro piccolo, scaricando, mi perdoni, cessi di melme di ogni natura. Il mio e' un invito a pensare...perché non solo questa vostra meravigliosa terra, che io conosco e apprezzo, ha questo problema e, se non si vigila ed interviene, le nuove generazioni avranno, da noi, solo vento e brutti ricordi.Le Aziende sono fatte da uomini...ed è preciso dovere di quelli che vi lavorano,, vigilare su di esse.....ma la moralità e l'etica, purtroppo, non godono sempre

della considerazione che meritano.

Mauro Munari