LA VITA DI UN GAY RUSSO NON VALE NULLA di Mauro MUNARI

14.08.2013 19:08


Foto: NYT da web

Incredibile!!!

Secondo la legge emanata dal Presidente Putin, in Russia, l'omofobia e tutte le fazioni ad essa collegate, vale a dire tutte le bande di teppisti, teppistelli e a qualsiasi livello anche le forze dell'Ordine, possono liberamente "dare la caccia" agli omosessuali.

Credete di avere capito male???

Ebbene: no!! Avete ed abbiamo capito benissimo!!

Degli omosessuali russi, al Presidente Putin, proprio non gliene frega nulla, anzi, lui, li mette direttamente nelle mani dei teppisti e, mentre qui si approva la legge sul femminicidio e si va verso una legge che sia contro la discriminazione e che vada a frenare, con l'applicazione e la formulazione di regole ad hoc, gli eccessi omofobi che ci sono, la "civile Russia" torna indietro nei tempi e consente una valvola di sfogo a tutti quelli che vogliono far branco, come successo nella foto in testa all'articolo, e si divertono a pestare a sangue, finanche a causarne la morte, esseri umani che non hanno il loro stesso modo di vedere le cose. 

Diversi....ma, diversi da chi e da cosa??' Morfologicamente, non vedo cosa ci sia di diverso, tra me, eterosessuale ed un mio fratello omosessuale. Non è lontanamente plausibile questo marchiare a fuoco una persona solo perchè non condivide le setesse cose dalla vita. Chi siamo noi, per giudicare come sia fatta una persona; quali siano i suoi motivi e quale sia stato il suo percorso di vita che l'ha portato ad una scelta fondamentale del proprio esistere??

L'Associazione Attivisti Gay Harvey Milk Onlus, di cui - orgogliosamente - curo i rapporti con la stampa Italiana ed estera, è indignata e fortemente preoccupata per la situazione dei fratelli e delle sorelle omosessuali della Comunità russa e, come dicono Ivan SPINELLI e Marco BOTTARO, Presidenti dell'Associazione stessa, auspicano che siano concessi i diritti di asilo politico (per discriminazione e pericolo di vita) a coloro che ritenessero di rivolgersi all'Ambasciata Italiana.

Stupisce, comunque, aggiungo, che nessun Paese abbia ufficialmente preso le distanze e chiesto di porre fine a tale, assurda, discriminazione; in quanto PROVA EVIDENTE che i rapporti commerciali, i business, non guardano in faccia nessuno, neanche in caso di atti gravissimi che ledono i diritti umani.

Harvey Milk Onlus, chiede cortesemente di divulgare il presente comunicato e di seguire le iniziative che verranno prese dopo la giornata di ferragosto.

 

Mauro Munari

Responsabile dei rapporti con la Stampa italiana ed estera

Associazione Attivisti Gay Harvey Milk Onlus