Sono residente in una struttura per disabili , ma.....

12.04.2014 00:01

Sono residente in una struttura per disabili , ma.....

Me ne sto qui seduta e assente....con un cappello sulla fronte e cose strane che  mi prendon la mente.....

...questa è una canzone che cantava la grande Mina, negli anni 70, "sognando" ....ma qui, di gente che se ne sta "seduta e assente", anche da oltre quarant'anni, in un Istituto per non autosufficienti - non importa di che ceto sociale - .......uno di quegli Istituti  in cui, di certo non respiri liberamente, anche se sei seguito passo a passo....dove, se qualcuno ti promette una cosa, non è detto che te la faccia........dove i "dove", convivono giornalmente con la solita routine e dove non puoi aspettarti un futuro migliore se non con un miracolo...perché, la sedia a rotelle, con il tuo patentino di "invalido totale", non te lo può togliere nessuno....!!!

Ebbene  in uno di questi posti, dove - dicevamo, da oltre quarant'anni - risulti "residente"...e non te lo sei certamente inventato tu, un bel giorno, arriva una lettera, da parte dell'Ente erogante, che, molto gentilmente, ti richiede una visita di controllo. Il problema è duplice:  come mai, dopo 42 annio, in cui vivi in una struttura convenzionata, dove "risiedi", dove hai chi controlla, puntualmente, le tue condizioni cliniche...e dove hai ricevuto tutte le visite di rito, ti si chiede di spostart???!!! Come mai, invece di scrivere a te...e provocare tanto dolore al famigliare di sostegno, costretto a rivivere il tuo dramma, che già rivive ogni giorno, non scrivono direttamente alla direzione sanitaria della Clinica??

Certo che la cosa potrebbe (se non parlassimo di invalidità al 100%, anche far ridere......perché paradossale....ma questa è la dimostrazione di come non funzionino le cose.

Mettiamo che, questa persona, che chiamerò Maria, non avesse avuto, come propria amministratrice di sostegno, sua sorella, donna che sa destreggiarsi nei meandri della burocrazia in maniera eccellente....e, magari, mettiamo che, per un caso neanche troppo raro, la lettera dell'Ente non fosse arrivata: cosa sarebbe successo!!??

Io, pur ritenendo che alla fine poi avrebbe prevalso  la ragione, credo che, comunque, il fatto avrebbe creato non pochi fastidi e, pertanto, ritenendo che i fastidi non siano compatibili con questo genere di problemi, mi chiedo "come" sia possibile che, in una casistica che poi non è sicuramente (fortunatamente) molto alta, numericamente parlando, nessuno si sia preso la briga di pensare ad una gestione semplicemente tra Istituti di cose che riguardano la mera percentuale di invalidità totale .........

.....ma questo, con la politica ed il calcio, non c'entra nulla......

Mauro Munari