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05.03.2014 01:22Se invece di
"Un giudice meschino"! Una gran bella storia, probabilmente non romanzata più di tanto.
Mi è piaciuta molto, anche se non mi piace il modo di lavorare di certe persone che, non solo nello Stato, credetemi, fanno trasparire un pensiero che non hanno alcun problema a negare subito dopo.
Non è certo questa, l'Italia che sognamo, che vorremmo per i nostri figli, che ci farebbe piacere per i nostri nipoti e pronipoti. Non certo un'Italia rovinata, come le terre dei fuochi e chissà quali altre parti, anche qui al nord, stiamone certi, avvelenata per chissà quanto tempo, solo perché qualche disgraziato ha pensato solo per il proprio sedere; ha pensato unicamente ad incassare quei quattro soldi, senza tenere in minima considerazione nessuno!!
Ma com'è possibile???
Mi chiedo come facciano, persone così abbiette, a guardarsi allo specchio senza avere alcun rimorso...senza pensare a quanta gente soffra, sia morta, sia invalida per la vita e a quanti famigliari possa avere spaccato il cuore....
È tristissimo da pensare. Equivale a buttare la spugna, a smettere di lottare! Ma non è così! Non deve essere così!
La "tranquillita" che da la cocaina, che danno i rifiuti tossici, che danno le attività illecite in genere, non deve attecchire. È nostro preciso dovere andare contro a questa cultura, denunciando senza se è senza ma, quelli che lo fanno...anche a livello del marchese, che "ha soltanto messo in comunicazione le parti"...perché anche quello da un contributo fondamentale a questo traffico, certo non meno grave di fare un trasporto o di produrre una bolla di consegna alterata.
C'è ne rendiamo conto?? Spero di si è spero tanto che, i nostri figli, si rendano conto che una vita non ha prezzo!! E speriamo che ci sia un'effettiba cultura della legalità che ora non c'è assolutamente.
Mauro Munari