Libera Repubblica di SLOT MACHINES CON GIOCO RESPONSABILE

10.11.2013 16:29

 

Beh, se non volete leggerlo e vi sembra troppo contorto, fate pure: non cambierà di una sola virgola il mio pensiero.

Ho appena postato un articolo che mi è arrivato via mail, che parla della tassazione delle slot machines!!

La cosa, sinceramente, fa accaponare la pelle ed è di fonte CISL, in quanto questa è una segnalazione fatta da Guglielmo Bonanni, Segretario generale, appunto, di questo Sindacato ( lo scrivo per chiarezza, mi sembra doveroso!).

Io non so quanti anni abbiate voi, che mi leggete; penso tuttavia che vi sia una buona parte della mia generazione e che di questi, tutti o la gran parte di essa, ricordi che, qui in Italia, fino a pochi anni fa, v'erano soltanto il Casinò di Sanremo e quello di Venezia. Ricordo a tal proposito, che i Casinò, per essere aperti, avessero una procedura piuttosto complessa e fosse necessario un permesso da parte dello Stato; tanto che, chi è nato o vissuto in Friuli Venezia Giulia, come me, ricorderà senza dubbio che a Grado (Isola del Sole in provincia di Gorizia, territorio ex A.U. con privilegi particolari in forza di questo, a partire dall'arenile gestito da un'apposita Azienda di cura e soggiorno), il Comune stesso, aveva chiesto di poter aprire una casa da gioco ma. con tante - e non ricordo quali - argomentazioni, il permesso, che più volte sembrava pronto ad arrivare, non è mai giunto a destinazione.

Mi ricordo che una volta a solo nominare le slot machines si bestemmiava! A nominare la roulette si veniva scomunicati; a dire "Vado in casinò a sputtanarmi 50.000 lire" veniva direttamente lanciato l'anatema ed avevi il pass obbligatorio per il girone dei viziosi; ora no, le regole sono cambiate!!

Non so dove stiate. Io so che dove vado, in quasi la totalità dei bar e anche dei tabaccai ed altre attività, trovo almeno una machinetta che, chiamatela come avolo volete, sempre una Slot machine è!!!

Una, è il "formato poveri", perchè, siccome la gente "gioca responsabile", quella è sempre occupata...tanto che, la maggior parte delle attività, ne hanno minimo due. 

Da quanto mi raccontava un amico tabaccaio, le persone che giocano sono tantissime e da quanto ho costatato e continuo a constatare coi miei occhi, ci sono persone che a determinati orari, che per me sono "da caffè", il "cambio in spiccioli" della carta azzurra o rossa o verde che sia, è un rito paragonale all'ora del the degli inglesi.

Ci sono poi le sale specializzate, che hanno tante di quelle slot (sia chiaro che io le conosco per lavoro n.d.r.) per tutti i gusti. 

Mi domando - e non mi rispondo perchè è meglio - come mai vi sia tutta questa liberalizzazione del gioco; perchè si prenda per il culo la povera gente dicendo "gioca responsabile!"; perchè si dica poi che "il gioco, può provvocare dipendenza!" e perchè, dulcis in fundo, ci si debba poi organizzare sopra delle vere e proprie terapie di gruppo come per gli alcolisti anonimi, con costi sociali ingenti per la Comunità, perdite di tempo e perdita, inevitabile, di autostima, quando, nella fattispecie, va a finire che questi "giocatori" si svenano e rovinano le famiglie, oltre ad essere facile preda degli usurai!!

Il risultato di 50 miliardi di fatturato è senz'altro degno di una multinazionale grandissima ma il pagamento dello 0,49% di tasse non mi sembra proprio un buon affare, neanche per lo Stato!

Evidentemente c'è anche chi si accontenta e che, di fare qualcosa di buono, tipo togliere i permessi a questi signori, che sono poi gli ex Monopoli di Stato ed altri similari, non ci pensano nemmeno!!

Mi raccomando: Leggiamo responsabile! Potrebbe causare pensieri che danneggiano irreparabilmente......

Buona meditazione!!

Mauro Munari