Quando i classici rivivono significa che siamo ancora in tempo
03.10.2013 09:44
Non vi sembri strano questo titolo.
Mi è venuto spontaneo e credo che verrebbe e verrà spontaneo anche a tutti quelli che assisteranno a "Romeo e Giulietta: ama e cambia il mondo", di cui ho assistito alla prima ieri sera, all'Arena di Verona. La storia è sempre quella, quella che Shakespear ha scritto e che è stata rappresentata chissà quante centinaia di migliaia di volte in tutto il mondo; in quella che è la storia d'amore per antonomasia, dove, perciò che prevalga il buon senso, quello che fa avvicinare, consumato il dramma, le famiglie dei Capuleti e dei Montecchi, sulle tombe dei loro adorati figlioli!
Uno spettacolo di grande pregio e, chi è avezzo a recarsi a Teatro, lo sà molto bene.
Lo sò, è difficile anche comperarsi il pane, oggi; è la stessa cosa che capita a me e a tanti altri, inutile raccontare favole....ma queste sono cose da vedere, da vivere, sono opere, che fanno un gran bene al cuore, visto che il cuore è la parte che la fa da padrona in questo mondo, altrimenti squallido ed asciutto.
Non sono un sognatore ma una persona che crede nei sentimenti degli altri e, noi italiani, abbiamo sicuramente dei sentimenti buoni che, purtroppo, spesso sono deviati da questioni di interessi. Già, di interessi, cosicchè non ci possiamo neppure muovere senza il benestare di qualcuno che degli interessi ne ha anche per tutti noi.
E' risaputo che, da sempre, esistono persone dotate di carisma e capaci di emozionare o interessare intere Nazioni; spesso sono in buona fede; altre volte no...e comunque, in ogni caso, sono portate a raccogliere consensi per far si che prevalga la linea che loro ritengono - e qui casca il palco - più giusta ma spesso, non volendo sedersi attorno ad un tavolo con altri che magari dicono la stessa cosa, queste scelte, proprio essendo "scelte", dividono un Paese, lasciandolo alla mercè di gente senza scrupoli che, avendo i geni dei trenta denari dentro di loro, fanno si che una Nazione si sfaldi, per sete di potere, denaro e ambizione.
Più volte abbiamo analizzato la sete di denaro, sicuramente moltissimi molto meglio di come l'abbia fatto anch'io; il potere, sappiamo benissimo a cosa porti: a controllare anche il respiro di chi ha bisogno di te.... L'ambizione - che è poi "desiderio di apparire", cosa comune a quanti, come anche il sottoscritto si mettono in mostra in quanto ritengono di avere qualcosa da dire ed hanno il piacere di farlo - non sempre è collegata a questo, in quanto è un sentimento molto particolare legato al fatto, in chi scrive, di raggiungere quante più persone possibili, per il piacere di farsi leggere. Non può uno che scrive non essere ambizioso: sarebbe un paradosso...ma ne riparleremo.
Il quid è uno solo ed è il motivo per cui sto scrivendo questo articolo: mi chiedo "QUANDO" la finiremo di farci del male da soli; mi chiedo "QUANDO" riusciremo a comprendere che "essere una Nazione" significa partecipare e significa anche non fare figuracce in giro per il mondo. Ci vuole tanto?? Avete notato che alla fine di ogni guerra c'è sempre un Comitato di Liberazione Nazionale!!??
Italia!! Io, ti paragono a Giulietta: non sei senza risorse; la gente ha inventiva e capacità; deve solo imparare (io per primo) a non gridare, che non significa non far sentire la propria voce ma, semplicemente, ad analizzare pacatamente le cose, con razionalità per quello che è il da farsi ma pensando un pò più ad ognuno di noi; inutile che si compiano massacri inutili ed è dissacrante e idicolo, al contempo, che ci si danni l'anima per dire che abbiamo perso la Sovranità e che siamo costretti in un contesto che non ci è assolutamente favorevole come quello dell'Euro, cosa, poi, che sappiamo benissimo. Io, credo che, questa situazione irreale che stiamo vivendo ora, sia paragonabile - e non scherzo - alla pozione che ha preso Giulietta, che non era veleno...e noi, che siamo come tanti Romeo: credendo che la nostra amata Giulietta (l'Italia) sia morta, ci stiamo uccidendo!!
Non è così; non può essere così: noi siamo ben vivi e sappiamo che desideriamo vivere!! Quindi, con saggezza e senza continuare a massacrarci, dovremmo fare in modo di portare avanti una politica che gridi di meno ma che parta da un'analisi fatta a priori, dove si ribadisca che la vita e gli interessi di ognuno di noi, di chi scrive, di chi produce e di chi ha interesse a vivere in modo armonioso questa vita, in questa Verona bella, in questa grande polis, si ritrovi a far fronte comune verso tutti coloro che ci vivono.
Faccio un plauso a David Zard che ci ha permesso di deliziarci con quest'opera immensa, a tutti gli artisti, cui faccio i miei complimenti per l'interpretazione, da Giulia Liuzi in poi, nessuno escluso, che ci hanno messo l'Anima ed alle grandi parole di Vincenzo Incenzo che, da Uomo di pace è riuscito a comunicarci in modo inequivocabile che l'amore, quello universale, l'armonia, è l'unica cosa che valga ben la pena di essere vissuta: AMA E CAMBIA IL MONDO, dunque, come Dante: L'AMOR CHE MOVE IL SOLE E L'ALTRE STELLE.....il resto, vien da se!
Grazie per avermi letto.