QUELLE POCHE RIGHE SU FACEBOOK
20.09.2013 14:38
Commento, non commento, metto mi piace.....
questo è il gioco della comunicazione; il grande gioco di FB......
Accettarlo significa mettere in piazza ed in discussione i propri credo; i propri valori.......
Accettare i tag, rispondervi - magari tante volte anche solo per simpatia - genera una condizione, talvolta anche di paventata idiozia poichè, spesso e volentieri, per strappare i "mi piace" vengono toccati punti ed argomenti che sono più faceti che seri!!
Il dilemma è: quanto ci distanzia questo Social dall'effettivo polso del Paese??? Quanto è giusto comunicare e quanto è giusto giocare??
...e, ancora: ci rendiamo o non ci rendiamo conto che c'è chi, deliberatamente, "ci usa" per fare sondaggi sull'affezione o meno degli italiani (e anche di altri popoli) su quello che diciamo, suoniamo, ascoltiamo e cantiamo....e digeriamo!!??
La domanda, ulteriore, che mi pongo e vi pongo - anche se ho poche speranze che venga accolta - è questa: pensate che sia un mezzo per poter cambiare le cose, o credete che sia un metodo per rincoglionirci ulteriormente!!???
Io, personalmente, ritengo più probabile la seconda ipotesi, in quanto sfiduciato dal sentir proporre continuamente, in gran parte, solo urla di sdegno, di dolore o di pura rabbia...senza alcuna soluzione oppure di soluzioni empiriche che hanno molta fantasia nell'essere proposte. Fatta eccezione per alcune persone che stimo e che propongono documentazioni interessanti, sia di carattere scientifico che di carattere politico e si fermano ad esporre i fatti, così come stanno e giacciono e a giornalisti che si prodigano nel far conoscere cose di cui pochissimi parlano, vedo sempre meno interesse nei riguardi di chi "propone" e, magari invita alla meditazione su questo o quel punto, moderatamente, ragionando ed invitando a far ragionare, nei confronti di chi propone guerre ed epiche battaglie contro cose che, per essere smosse, dovrebbero avere o un motore supersonico o, comunque, perlomeno l'avvallo della Corte Costituzionale o, nella migliore delle ipotesi, di uno schieramento trasversale in Camera e Senato, che non c'è!!
Essendoci questa realtà, dura ed amara, l'unica soluzione è quella di creare una lobby trasversale tra di noi. Tra noi che abbiamo capito che destra, sinistra ed altro, sono soltanto nomi dati ad oggetti che si valorizzano a seconda di chi li tocca.
Se non tocchi gli oggetti del desiderio, non puoi pretendere di cambiarli e, per toccarli, devi essere dove decidono che cosa farsene!!
Questo, solo questo, è il motivo per cui ho scelto Lobby Popolare, Partito di tutti noi per entrare e contare di cambiare le cose, con un'unica, grande, promessa: Esserci, per contare ed aggiustare questo caos!!!
Mauro Munari